Il Consiglio Comunale,
PREMESSO CHE
Il Museo delle Cere è un’istituzione di successo presente in numerose città europee: a Londra il Museo Tussauds accoglie infatti ogni anno milioni di visitatori di tutte le età, configurandosi come uno dei principali poli di attrazione ludico-turistica della capitale britannica.
A Torino si potrebbe dar vita ad un’istituzione affine, senza la pretesa di creare l’ennesimo esemplare di museo delle cere così come concepito all’estero, bensì adattando questa preziosa realtà culturale alle peculiarità del nostro territorio, con particolare riferimento a personaggi storici illustri, tra i quali Pietro Micca o Cavour, che hanno ricoperto ruoli importanti nella storia del nostro paese, contribuendo anche alla realizzazione dell’Unità nazionale. Il museo rappresenterebbe inoltre l’occasione per ricordare letterati ed artisti come Salgari o Antonelli, che nello svolgimento della loro attività hanno avuto modo di instaurare un legame profondo con la nostra città, nonché personalità legate ad attività produttive caratteristiche dell’economia torinese e famose in tutto il mondo, quali le famiglie Agnelli e Ferrero, fino a celebrità dello spettacolo come Macario, Buscaglione e Brachetti.
Il nuovo Museo delle Cere, fungendo da collegamento tra i personaggi protagonisti della storia della città, contribuirebbe anche ad agevolare il riconoscimento e la lettura di tutte le bellezze culturali sparse per il territorio torinese, il cui legame troppo spesso i turisti faticano ad individuare.
L’iniziativa avrebbe pertanto ricadute positive sull’immagine di Torino e dell’Italia tutta, offrendo una destinazione accattivante dal punto di vista sia culturale che ludico ed accrescendo il prestigio della città in linea con la vocazione turistica che negli ultimi anni l’Amministrazione va perseguendo, senza contare che la creazione di un museo così innovativo offrirebbe numerose opportunità lavorative in diversi settori.
PRESO ATTO CHE
A Torino sono presenti eccellenze che si occupano della realizzazione di effetti speciali per lo spettacolo e di opere su progetto di artisti di fama internazionale. Alcune di queste svolgono inoltre un’attività unica in Italia coadiuvando antropologi, medici forensi ed esperti della Polizia scientifica nella realizzazione di ricostruzione facciale, oltre a collaborare con esperti archeologi nella riproduzione di volti e personaggi storici a partire dai reperti più antichi.
CONSIDERATO CHE
La città di Torino possiede diverse strutture inutilizzate facilmente destinabili a sede del nuovo museo. I locali necessari per il progetto potrebbero essere individuati, ad esempio, nel complesso delle ex carceri Le Nuove, all’interno delle quali è presente un intero braccio di grandi dimensioni non sfruttato che, tra le varie porzioni, comprende anche un padiglione circolare oggi per lo più adibito sporadicamente a luogo di esposizioni temporanee. La struttura delle carceri, dove peraltro il Direttore del Museo si è reso interessato e disponibile al tema, sarebbe un luogo perfetto per ospitare la nuova istituzione museale in quanto la suddivisione in bracci consentirebbe di articolare in una prospettiva modulare l’esposizione delle opere e le dimensioni ragguardevoli si presterebbero molto bene ad una futura espansione della collezione museale. Senza contare i benefici che deriverebbero dall’inserimento del nuovo museo in un contesto così affascinante e dalla riqualificazione di una struttura ad oggi parzialmente in disuso, che potrebbe trasformarsi in nuova meta culturale di Torino.
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta ad attivarsi per promuovere la realizzazione di un Museo delle cere di eccellenza a Torino.
f.to Giuseppe Sbriglio