Giuseppe Sbriglio

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Interpellanza presentata in Commissione: AVVISO PUBBLICO PER LA COPERTURA DI 6 POSTI DA DIRIGENTE A TEMPO INDETERMINATO, CON PROCEDURA DI MOBILITA' VOLONTARIA

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

- in data 29 ottobre 2013, il Consiglio Comunale ha approvato la Mozione n. 77 (mecc. n. 2013 04843/002), che impegna il Sindaco e la Giunta a garantire la piena applicazione del Regolamento Assunzioni della Città, n. 311, articolo 1, comma 3, utilizzando l'istituto della mobilità volontaria tra Enti nelle procedure concorsuali, anche in caso di rinnovo della procedura selettiva per Dirigenti.

PRESO ATTO CHE

- in data 30 aprile 2014, in esecuzione delle Deliberazioni della Giunta Comunale mecc. n 2014 00787/004 del 17 febbraio 2014 e mecc. n. 2014 01972/004 del 23 aprile 2014, in applicazione dell’art 30 comma 2 bis del D.Lgs. 165/2001, l’Amministrazione ha indetto avviso pubblico per la copertura, a tempo indeterminato, con procedura di mobilità volontaria, di 6 posti di Dirigente, con scadenza 22 maggio 2014;
- in data 06 giugno 2014, sul sito internet dell’Amministrazione è stata pubblicata una comunicazione in cui si legge che i candidati in possesso dei requisiti saranno sottoposti ad un’ulteriore prova, articolata eventualmente in più momenti valutativi;

CONSIDERATO CHE

- secondo l’avviso, alla procedura possono partecipare i dipendenti inquadrati - a seguito di procedure selettive pubbliche - in Amministrazioni e Enti di cui all’art 1 comma 2 del D.Lgs. 165/2001, con contratto a tempo indeterminato e pieno in possesso dei seguenti requisiti:
- Inquadramento in categoria dirigenziale;
- Diploma di laurea coerente con la specializzazione prescelta;
- Attestato di superamento di corsi di formazione e/o di perfezionamento a livello universitario e/o Master post universitari, svolti comunque nell’ambito di una Università, della durata minima di 150 ore in ambito di Management ossia finalizzati alla dirigenza degli Enti Locali;
- ai sensi del comma 2 bis, art 30 del D. LGS 165/2001, “le amministrazioni devono provvedere, in via prioritaria, all’immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio”;

INTERPELLA

il Sindaco e l’Assessore competente per conoscere:
1. da chi e per quale motivo è stato deciso di sottoporre i candidati in possesso dei requisiti ad ulteriori prove di valutazione, visto che, in quanto dipendenti di altre Amministrazioni e Enti, hanno già superato una procedura selettiva pubblica per l’accesso alla dirigenza?
2. da chi e per quale motivo è stato deciso di inserire tra i requisiti necessari per la partecipazione all’avviso anche il possesso di un attestato di superamento di corsi di formazione e/o di perfezionamento a livello universitario e/o Master post universitari, svolti comunque nell’ambito di una Università, della durata minima di 150 ore in ambito di Management ossia finalizzati alla dirigenza degli Enti Locali?
3. se tali decisioni risultino pienamente legittime e rispettose delle disposizioni previste dalla normativa vigente?
4. se tali decisioni abbiano potuto in qualche modo influenzare o addirittura ostacolare una maggiore partecipazione al bando?
5. se tali decisioni possano eventualmente esporre l’Amministrazione ad eventuali ricorsi da parte di potenziali aspiranti, comunque dipendenti inquadrati - a seguito di procedure selettive pubbliche - in Amministrazioni e Enti di cui all’art 1 comma 2 del D.Lgs. 165/2001, con contratto a tempo indeterminato e pieno in possesso dei requisiti, inquadrati in categoria dirigenziale ed in possesso del diploma di laurea coerente con la specializzazione prescelta?
6. se l’Amministrazione abbia intenzione di dare piena applicazione al comma 2 bis, art 30 del D. LGS 165/2001, provvedendo, in via prioritaria, all’immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che abbiano fatto domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio?

 

Giuseppe Sbriglio 

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MISURE PER IL CONTRASTO DELLA LUDOPATIA

Il sottoscritto Consigliere Comunale,


PREMESSO CHE

Il gioco d’azzardo è in rapida espansione su tutto il territorio comunale, tanto che ad ogni angolo della città è possibile ormai incorrere in uno o più esercizi dedicati a questo genere di “intrattenimento”.
I cittadini lamentano continuamente il proliferare sconsiderato di sale scommesse ed esercizi che ospitano video slot machine, anche nelle vicinanze di scuole, ospedali e luoghi di culto.

CONSIDERATO CHE

Il gioco d’azzardo può causare gravi disturbi del comportamento, con forti attinenze con la tossicodipendenza e tutte le problematiche ad essa correlate.
Sebbene il gioco sia vietato ai minori di anni 18, vista l’abbondanza dell’offerta sempre più giovanissimi vengono attratti dal fenomeno, con conseguenze sociali allarmanti.
Gli individui affetti da cosiddetta ludopatia, oltre a trascurare il lavoro e lo studio, possono arrivare a commettere reati più o meno gravi per procurarsi le somme necessarie a proseguire le giocate.
Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico è una problematica di interesse nazionale, che ha recentemente spinto il Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di concerto con altri Ministeri, alla costituzione di un Piano d'Azione Nazionale (PAN) rivolto alla all’individuazione di misure idonee al contrasto del gioco patologico.

PRESO ATTO CHE

Con sentenza n°220/2014, la Corte Costituzionale ha riconosciuto il diritto dei Comuni di introdurre vincoli alla proliferazione delle sale da gioco, superando la questione di legittimità dell’iniziativa economica che sembrava impedire agli enti locali di regolamentare il fenomeno.
In particolare, la sentenza ammette la derogabilità del principio della libera iniziativa economica attraverso l’introduzione di limiti territoriali, purché “connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente”.
Questo giudizio rappresenta un passo importante nella lotta alla ludopatia, in quanto fornisce ai Comuni uno strumento fondamentale per arginare l’espansione di un fenomeno così deleterio.

INTERPELLA IL SINDACO E LA GIUNTA

Per sapere, a fronte di questa recente svolta giurisprudenziale, se la Città di Torino abbia allo studio qualche misura per la prevenzione ed il contenimento del fenomeno del gioco d’azzardo patologico.

Giuseppe Sbriglio

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MOZIONE PER IL CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA A PAPA FRANCESCO

Il Consiglio Comunale,

PREMESSO CHE

Jorge Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires il 17 Dicembre 1936, nel 2013 è stato eletto 266° Papa della Chiesa Cattolica con il nome di Francesco. Egli è il primo pontefice appartenente all’ordine religioso della Compagnia di Gesù.

Papa Francesco si è contraddistinto per lo spirito riformatore, che lo ha indotto ad intraprendere numerosi cambiamenti all’interno del Vaticano e nel governo della Sede Apostolica, al fine di assicurare una migliore adesione delle Istituzioni ecclesiastiche alla missione originaria universale della Chiesa.
Il Papa ha posto grande attenzione verso le delicate situazioni internazionali, in particolare il conflitto siriano, dimostrando costante impegno a tutela e promozione della pace tra i popoli.
Egli si è inoltre distinto sin da subito per la sua umiltà e l’attenzione verso i poveri e gli emarginati, prendendo aperta e ferma posizione contro tutti gli abusi nei confronti dei bambini.
Animato da un forte spirito progressista, Sua Santità ha dato dimostrazione di grande interesse verso tematiche da sempre molto delicate per la Chiesa Cattolica. In particolare, egli ha manifestato una sensibilità nuova verso i diritti della persona, indipendentemente dagli orientamenti.

CONSIDERATE

Le origini piemontesi del Papa ed il legame profondo che egli ha dimostrato avere con il nostro territorio.

VISTA

L’imminente visita di Papa Francesco alla nostra città, prevista per Giugno 2015, in occasione dell’Ostensione della Sindone e del Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco.

AI SENSI dell'articolo 7 dello Statuto della Città;

CONFERISCE

la Cittadinanza Onoraria a Jorge Mario Bergoglio, 266° Papa della Chiesa Cattolica.

f.to Giuseppe Sbriglio

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DEGRADO DELLA ROUND BLUR

Oggi, 24 Ottobre 2014, in V Commissione Consiliare Permanente si è discusso della situazione di degrado che, ormai da troppo tempo, interessa la rotonda situata al capolinea Sud della Linea 4 GTT.
Di seguito il testo dell'interpellanza che ho presentato, per affrontare il tema con i colleghi Consiglieri:

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

La Round Blur è un’installazione di arte contemporanea collocata all’interno rotonda di distribuzione del traffico che coincide con il capolinea sud della linea tranviaria n° 4, in corrispondenza di una delle aree periferiche oggetto di riqualificazione nella sfera delle politiche promosse dal Piano Urbano del Traffico del 2001.
L’installazione è l’opera vincitrice della sesta edizione (2002) del concorso "Torino incontra...L’arte. Una porta per Torino", promosso dall`Associazione Artegiovane Torino in collaborazione con Torino Incontra e nato con l’intenzione di promuovere la produzione di giovani artisti anche al di fuori dei circuiti artistici istituzionali.
L’ente promotore ha potuto realizzare l’opera grazie anche al patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Circoscrizione 10.
L’opera, progettata nel 2002 dallo Studio di architettura nicole_fvr / 2A+P, fu inaugurata il 5 luglio 2005.

PRESO ATTO CHE

Attualmente lo stato di conservazione dell’installazione è alquanto critico, a causa dell’insufficienza di interventi manutentivi adeguati e al fatto che, sebbene non sia nata come accessibile ai pedoni, essa viene quotidianamente attraversata da persone che percorrono appiedate il tratto tra il parcheggio a raso di Corso Unione Sovietica e il capolinea del tram n°4, recando danni alla pavimentazione e agli altri elementi che compongono l’opera.

INTERPELLA IL SINDACO E LA GIUNTA

Per conoscere gli esatti costi di realizzazione di questa installazione, in particolare quelli a carico del Comune di Torino e sapere a quanto ammontano le spese di gestione della stessa.
Per sapere inoltre quali interventi di manutenzione siano previsti per la Roud Blur e quali misure l’Amministrazione intenda adottare al fine di migliorare le condizioni ed assicurare la conservazione di questa e di molte altre opere di arte pubblica presenti su tutto il territorio urbano e attualmente in condizioni allarmanti, affinché il denaro investito nella loro realizzazione non vada disperso per noncuranza degli enti preposti alla tutela del patrimonio artistico locale.

 

Giuseppe Sbriglio

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ISTITUZIONE DI UN ALBO DEI DONATORI DI ORGANI E TESSUTI

Il Consiglio Comunale di Torino,

 

PREMESSO CHE


La donazione degli organi, oltre ad essere un atto di profonda civiltà, rappresenta anche l’opportunità, di trasformare un momento di sofferenza in un grande gesto di generosità.
Attualmente, è possibile dichiarare spontaneamente il proprio consenso o diniego all’espianto degli organi dopo la morte. Le modalità per manifestare la propria decisione sono diverse e vanno dalla registrazione della propria volontà presso l’ASL o il medico di famiglia, alla compilazione di tesserini predisposti dal Ministero della Salute o da alcune associazioni di categoria, ad una semplice dichiarazione sottoscritta.
Come stabilito dall’art. 3.8 della l. 26 febbraio 2009 n. 25 e dal successivo art. 43 del d.l. 21 giugno 2013 n. 69, anche le anagrafi dei Comuni possono annotare la dichiarazione di volontà sulla donazione degli organi dei cittadini, in fase di richiesta o rinnovo della carta d’identità.
Le dichiarazioni sono registrate nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), data-base del Centro Nazionale Trapianti consultabile da tutti i medici, in caso di necessità.

 

PRESO ATTO CHE


Nonostante il tentativo delle recenti modifiche legislative di incrementare ed agevolare le modalità di manifestazione delle volontà del singolo, la mancanza di un vero e proprio registro pubblico dei donatori di organi fa sì che frequentemente, qualora la decisione sia stata comunicata alle Anagrafi, la sua individuazione risulti difficile per via di una serie di problemi di collegamento tra gli uffici comunali e il SIT.


CONSIDERATO CHE


La media italiana di donatori di organi supera di quasi il 25% quella degli altri Stati europei, posizionando il nostro paese tra i primi per numero di donazioni. Il numero dei potenziali donatori è in costante aumento, nonostante l’informazione su questo tema risulti talvolta lacunosa. Questi sono dati estremamente importanti, il cui peso non andrebbe sottovalutato, in quanto riflettono con evidenza l’interesse crescente di tutta la cittadinanza per un argomento di grande rilievo e delicatezza.


RILEVATO CHE


Il Comitato Esecutivo dell’Associazione l'Associazione Italiana Trapiantati di fegato (Aitf) ha recentemente formulato una deliberazione, approvata all'unanimità, per sollecitare una norma di legge che istituisca presso le anagrafi dei Comuni l'Albo dei Donatori.


IMPEGNA


il Sindaco affinché,
in forza del proprio ruolo di presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, sostenga e promuova presso le Istituzioni competenti l’elaborazione di una norma di legge che preveda la creazione di un Albo dei Donatori di organi nelle anagrafi dei Comuni, in modo tale da risolvere quei problemi che fino ad oggi hanno ostacolato il collegamento delle anagrafi con il Sistema Informativo Trapianti, garantendo così che venga assecondata la volontà di coloro che desiderano contribuire al bene della comunità.

 

Giuseppe Sbriglio

 

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